I sughi (in qualche paese della Bassa Modenese detti anche sugoli) sono un derivato del mosto d’uva: il mosto, fresco e cioè non ancora fermentato, viene messo sul fuoco dentro un pentolone ( non usate pentole in rame altrimenti i sugoli avranno un retrogusto rame ). Diciamo che per fare 10 piatti di sughi occorrono 2 litri circa di mosto che viene messo a bollire avendo cura, con un mestolo forato, di schiumare ogni tanto i futuri sughi dalle eventuali parti di bucce e dai vinaccioli ancora presenti.
Poi questo mosto cotto viene fatto raffreddare e infine è rimesso sul fuoco, lento, aggiungendo poco per volta della farina bianca, nella misura di 100 gr. di farina per ogni litro di mosto.
Il tutto va mescolato lentamente ma con una certa continuità. Quando la crema tende leggermente a solidificarsi, essa si raccoglie con il mestolo per poi metterla a riposare nei piatti fondi o nelle scodelle fino a quando essa diventa un blocco ben compatto.
I sughi così ottenuti si consumano dopo il definitivo raffreddamento anche se essi possono conservarsi intatti nel loro sapore anche per alcuni giorni. In ogni caso sono veramente deliziosi.
Il tutto va mescolato lentamente ma con una certa continuità. Quando la crema tende leggermente a solidificarsi, essa si raccoglie con il mestolo per poi metterla a riposare nei piatti fondi o nelle scodelle fino a quando essa diventa un blocco ben compatto.
I sughi così ottenuti si consumano dopo il definitivo raffreddamento anche se essi possono conservarsi intatti nel loro sapore anche per alcuni giorni. In ogni caso sono veramente deliziosi.
Volevo ricordare che si possono acquistare prevalentemente nei supermercati della provincia di modena ( e zone limitrofe ) durante tutto l'anno .